I Conti Pubblici Territoriali producono informazioni con riferimento a due universi:
– la Pubblica Amministrazione
– il Settore Pubblico Allargato.
- la Pubblica Amministrazione (PA) è costituita da enti che, in prevalenza, producono servizi non destinabili alla vendita.
Del settore PA fanno parte:
Amministrazioni Pubbliche Centrali:
– Stato; ANAS; Enti di Previdenza; Altri Enti dell’Amministrazione Centrale; Equitalia.
Amministrazioni Pubbliche decentrate:
Regioni e Province Autonome; Enti Dipendenti dalle Regioni; ASL, Ospedali e IRCSS; Province e città metropolitane; Amministrazioni Comunali; Comunità Montane e Unioni di Comuni; Camere di Commercio, Industria e Artigianato; Università; Enti Dipendenti da Amministrazioni Locali; Autorità e Enti Portuali; – Parchi Nazionali. - Il Settore Pubblico Allargato (SPA) è costituito, in aggiunta alla PA, da un Settore Extra PA (con enti sia a livello centrale che locale) che produce servizi di pubblica utilità.
Il Settore Extra PA a livello centrale è costituito dalle Imprese Pubbliche Nazionali (IPN), include quindi tutte le imprese partecipate dallo Stato che, già attualmente o in prospettiva, presentano flussi finanziari significativi, con particolare riferimento alle spese in conto capitale.
Il Settore Extra PA a livello locale è costituito dalle Imprese Pubbliche Locali e conta, ad oggi, oltre 3500 unità. È formato da enti rilevati capillarmente sul territorio dai Nuclei Regionali CPT e non considerati in modo organico da alcuna altra fonte statistica.
Del SPA fanno parte:
– Imprese Pubbliche Nazionali (IPN): Aziende dei Monopoli di Stato; Cassa Depositi e Prestiti; ENEL; Poste Italiane Spa; Ferrovie dello Stato; ENI; ACI; Aziende ex IRI; Enav; Gestore Servizi Elettrici; Terna Rete Elettrica Nazionale; Italia Lavoro; Società Gestione Impianti Idrici; Società Gestione Impianti Nucleari; Società Italiana per le Imprese all’Estero; Sviluppo Italia.
– Imprese Pubbliche Locali (IPL): Consorzi e Forme Associative di Enti Locali; Aziende e Istituzioni Locali; Società e Fondazioni Partecipate.
Il riparto territoriale dei flussi (regionalizzazione)
Solo in casi molto limitati gli enti rilevati dispongono di una precisa articolazione territoriale dei loro dati contabili, si rende pertanto necessaria l’elaborazione di criteri di riparto per disaggregare territorialmente i dati nazionali delle diverse voci economiche presenti nei bilanci. Tali criteri differiscono per l’entrata e per la spesa e sono illustrati nella guida metodologica.
Una volta individuato l’universo di rilevazione il passo successivo consiste nello stabilire i criteri di classificazione dei flussi contenuti nei bilanci degli enti, ovvero le attribuzioni alle diverse voci di categoria economica e settoriale previste dalla metodologia CPT.
Le classificazioni, economica e settoriale, riconducibili a quelle tradizionalmente previste dalla contabilità pubblica, garantiscono una certa flessibilità in modo da poter rispondere alle varie esigenze d’analisi.
Consulta le pagine del sito dell’Agenzia per la Coesione Territoriale:
Ultimo aggiornamento
29 Marzo, 2022